Voucher Voli Covid cancellati
Durante la pandemia nel 2020 anche il traffico aereo si fermava.
Di conseguenza a ciò le Compagnie aeree emettevano milioni di voucher.
Tutt’ora ci sono moltissimi voucher ancora non riscossi dai passeggeri.
Si tratta di un vero e proprio patrimonio
Infatti tra febbraio e maggio 2020, sono stati migliaia gli aerei rimasti a terra a causa delle pesanti restrizioni Covid sui viaggi.
I passeggeri che subivano la cancellazione dei voli a causa Covid, hanno potuto effettuare due scelte: rimborso o voucher.
I voucher secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, non sono ancora stati spesi dai passeggeri. Il quotidiano ha riferito che sarebbero oltre 4,1 miliardi di euro i voucher non ancora utilizzati. I quali vanno in scadenza nel 2023.
Tra dimenticanze o viaggi rinviati, si tratta di una quota incredibile che potrebbe arricchire le casse delle compagnie aeree che, ogni anno, conteggiano una percentuale che oscilla tra una percentuale +10-15%, derivanti dai voucher non riscattati dai passeggeri.
Ma dietro al mancato riscatto dei voucher Covid potrebbe anche esserci altro
Voucher Voli Covid cancellati
Come riferito dal quotidiano del Corriere della Sera, le aziende potrebbero aver messo in atto un piano ben preciso per far sì che questi soldi possano rimanere nelle loro tasche.
Tutti i voucher non utilizzati, infatti, consentirebbero alle compagnie aeree anche la possibilità di raddoppiare le entrate.
Compagnie aeree come British Airways, Iberia, Vueling, Aer Lingus al 31 dicembre 2022 avevano in cassa voucher emessi e non ancora utilizzati per un valore di 911 milioni di euro.
Detta quota che potrebbe raddoppiare qualora, non venissero riscattati e le Compagnie aeree vendessero nuovamente i posti vuoti lasciati dai passeggeri con il buono a qualcun altro che ovviamente pagherà una tariffa più alta rispetto a chi ha effettuato l’acquisto nell’anno 2019, prima della pandemia
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