Questa situazione non succedeva oramai da anni. Sono da due mesi che all’aeroporto di Zurigo, i viaggiatori locali sono in calo.
Rispetto all’anno 2018, lo scalo ha infatti registrato 11.000 passeggeri in meno.
Mentre nel mese di maggio, la differenza è stata di 29.000.
Ossia di un calo pari all’1,5%. E una diminuzione più marcata (-2,5%) si rileva per i voli da e per l’Europa.
Una conseguenza del dibattito sul cambiamento climatico? Questo è perlomeno quanto suggeriscono i numeri. Infatti, se all’aeroporto zurighese i passeggeri locali sono in calo, sono invece in aumento quelli che optano per il treno.
La questione climatica avrà un effetto positivo sulla scelta del mezzo di trasporto?
«I viaggiatori internazionali che oggi optano ancora per l’aereo, in futuro sceglieranno più spesso il treno».
Il dato viene confermato anche in un sondaggio dell’Associazione traffico e ambiente (ATA).
I due terzi degli intervistati, affermano che in futuro potrebbero utilizzare treni notturni, per recarsi nei paesi limitrofi.
In effetti sembra che i treni notturni stiano tornando in voga. Questo sia in Svizzera che in Austria
A tutti gli effetti anche per la società dell’aeroporto di Zurigo, è troppo presto per parlare di un cambiamento di mentalità.
Certo, negli scorsi due mesi i passeggeri locali sono diminuiti.
Ma considerando anche i viaggiatori che a Zurigo fanno soltanto scalo, le cifre sono ancora in aumento.
Inoltre, lo scorso anno l’aeroporto è cresciuto molto, con l’introduzione dei più grandi Boeing 777 e dei nuovi velivoli C-Series.
Come spiega la portavoce Sonja Zöchling.
E non mancherebbero altri fattori. Non ci sarebbe dunque una diminuzione dei viaggiatori: «Per quest’anno ci aspettiamo un aumento del 3% dei passeggeri rispetto al 2018».