Trasporto aereo in forte crescita
Il mercato del trasporto aereo è in forte crescita: il traffico nell’anno 2024 risulta pari con il traffico pre-pandemia e nei primi mesi del 2025 risulta in aumento di oltre il 5% rispetto agli stessi mesi del 2024.
Il settore dell’aviazione ha raggiunto nuovi traguardi nel 2024. La domanda ha raggiunto un massimo storico, con circa 4,8 miliardi di passeggeri. Anche i ricavi globali per passeggero sono aumentati di quasi il 4% rispetto al record precedente stabilito nel 2019 prima della pandemia.
Tutto ciò è dovuto in ragione della continua ripresa della domanda internazionale in Asia e tra il Nord America e l’Europa. Si ipotizza che l’anno 2025 continuerà a battere i record.
Si prevede che quest’anno il fatturato globale totale supererà per la prima volta i 1.000 miliardi di dollari, con un aumento del 4,4% rispetto al 2024, mentre il numero di passeggeri supererà i 5,2 miliardi.
Da una parte l’elevata domanda dei passeggeri, 4,8 miliardi nel solo nell’anno 2024 e i primi mesi del 2025 che registrano un più 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Dall’altra una produzione che ha difficoltà a rimanere in linea con il mercato. Ed anche con gli ordini non svolti che allo stato attuale ammontano a 17mila aerei.
Il settore aereo commerciale crescerà del 2,8% ogni anno per i prossimi dieci anni, con un forte incremento in India e nell’Europa dell’Est. Come risulta dalla fonte “Aviation Fleet Forecast 2025-35”
L’Europa dell’Est è un’altro territorio in rapida crescita per il trasporto aereo. Ciò per il significativo aumento del traffico dei vettori low cost. Il rapporto del FMI indica che l’Europa emergente e in via di sviluppo, che è soprattutto l’Europa dell’Est, crescerà del 2,2% nel 2025 e del 2,4% nel 2026, un tasso notevolmente superiore a quello del resto d’Europa, anche se più lento del 3,2% registrato nel 2024.
Tuttavia si deve tenere conto che il lato negativo della evoluzione e dell’aumento del traffico aereo è quello di una scarsità di nuovi aerei, la tendenza è quella di un aumento dei prezzi medi (oltre il 20% in più rispetto al periodo pre-pandemia).
Questo continuerà almeno per altri 24 mesi, finché i rate produttivi non saranno riallineati alla domanda.