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Risarcimento da 2mila Euro per un volo in ritardo

Una recente sentenza emessa dal Giudice di Pace di Catania ha condannato la Compagnia aerea risarcendo cosi due coniugi che avevano acquistato due biglietti aerei per il volo che dall’India, li avrebbe dovuto riportare a Catania dopo due scali, uno a Delhi e uno a Roma Fiumicino. il ritardo del primo volo ha fatto perdere il volo aereo previsto per la prevista coincidenza ed i passeggeri giungevano a casa dopo un giorno e mezzo rispetto al previsto.
“Il Giudice ha riconosciuto ai passeggeri del volo aereo il diritto al risarcimento di 1.000 euro ciascuno. Ha riconosciuto innanzitutto la compensazione pecuniaria di 600 euro a passeggero per il ritardo prolungato. Inoltre, ha condannato la compagnia aerea al pagamento della somma di 400 euro come risarcimento non patrimoniale subito, è stato il comportamento della compagnia aerea , che non ha fornito prove concrete atte ad escludere la sua responsabilità. Stando alla giurisprudenza della Corte di Cassazione, non è il passeggero che deve dare prova del ritardo/cancellazione , ma è il vettore che deve dimostrare l’avvenuto inadempimento.
“Le motivazioni di questa sentenza assumono un forte valore , perché consolidano una giurisprudenza che conferma che il passeggero non ha l’obbligo di provare l’inadempimento o l’inesatto adempimento della compagnia, ma devo solo dimostrare tramite il biglietto aereo la sua reale presenza sul vettore; l’onere della prova di aver assolto ai propri obblighi spetta esclusivamente al vettore aereo. Ma è di grande interesse anche perché rigetta tutte quelle pretestuose eccezioni che le compagnie sono solite eccepire in caso di perdita di coincidenza, ritardi dei voli aerei e cancellazione dei voli o negati imbarchi.

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